Da sempre lo sport è presente nella vita degli esseri umani e questa attività non poteva non essere presa di mira dagli artisti di ogni epoca! I giochi o sport con la palla sono antichissimi. Il calcio è ovviamente uno degli sport più antichi che ha maggior successo in tutto il mondo. Infatti, oggi non è più un semplice sport, ci sono delle vere e proprie società di squadre di cui si possono seguire notizie su siti internet (calcionapoli24.it, juventus.com e tanti altri…). Insomma “Il calcio nell’arte: tra pittura e scultura”, sarà questo il nostro argomento.
Buona visione!
L’arte e il calcio
Il calcio nell‘arte: i vari “stili” di rappresentazione tra pittura e scultura! Sarà interessante vedere come cambia lo stile grafico a seconda delle epoche e delle culture. In questo articolo vorrei appunto approfondire il calcio nell’arte (e altri sport con la palla da cui ne derivano).
Le origini del calcio e rappresentazioni artistiche
Gli sport con la palla sono numerosi ma in questo articolo ci concentreremo soprattutto sugli sport più legati a quello che conosciamo oggi come calcio. Le prime testimonianze che abbiamo di un’attività simile al calcio risalgono al 25° secolo a.C. in Estremo Oriente! Infatti, in Cina, l’imperatore Xeng Ti obbligava i suoi soldati a praticare, fra i vari addestramenti militari, un gioco basato sul possesso di un oggetto sferico (una palla composta da sostanze vegetali con intorno dei crini per ammorbidire la sfera). Questo gioco veniva chiamata Tsu-Chu.
fonte: “un centinaio di bambini che giocano in primavera”
Il calcio in Giappone
Circa mille anni dopo, in Giappone, si diffonde il Kemari, un gioco per il divertimento soprattutto delle classi nobili. Si giocava con una palla ricoperta di pelle su un campo con agli angoli quattro tipi di albero: un mandorlo, un pino, un ciliegio e un salice. Il pallone poteva essere controllato sia con le mani che con i piedi: una specie di rugby, se così si può chiamare!
Il gioco con la palla dei Mesoamericani
Anche nella civiltà Maya si praticava una forma di calcio! Si giocava soltanto con i piedi (anche se alcune regole permettevano l’uso delle braccia, forse a seconda dei popoli) con una palla di caucciù di circa tre chili e mezzo! Il gioco consisteva nel far passare la palla in un piccolo buco nel muro. Però nel corso dei secoli il gioco della palla, disputato anche solo per semplice divertimento, diventava in alcuni casi un’importante cerimonia religiosa e a volte si concludeva con sacrifici umani. Ecco alcuni esempi di calcio nell’arte tra pittura e scultura.
fonte: Daniel Lobo
fonte: wikipedia
Il calcio nell’antica Grecia e nell’impero romano
Intorno all’anno mille a.C., in Grecia, era molto diffuso l’epískyros. Il campo era simile a quello che si usa oggi per il calcio: due linee di fondo e una intermedia. Le regole erano sicuramente diverse dal calcio che conosciamo oggi ma il gioco opponeva due squadre e la regola era semplicemente quella di rubare la palla agli avversari.
Questo sport si diffonde poi nell’impero romano con il nome di Harpastum che opponeva sempre due squadre, di circa dodici giocatori ciascuna. La regola era sempre quella di rubare la palla agli avversari (in modo abbastanza violento) e portarla dietro la linea di fondo della squadre avversa. Spiegato così sembra molto simile al rugby!
fonte: wikipedia
Nel medioevo però, i giochi con la palla sono quasi del tutto eliminati, vietati prima di tutto in ambito religioso e poi per tutti perché causavano gravi incidenti e provocavano addirittura tumulti.
Arte e gioco di palla nell’Europa del ‘500 e ‘600
Il gioco del calcio in Italia
Nel Rinascimento, con la rivalutazione del mondo classico, ritornano il gusto e il piacere per le attività ludiche e agonistiche. E’ precisamente a Firenze che nasce il “calcio storico fiorentino” come lo conosciamo oggi (anche questo sport è abbastanza violento). Si chiamava esattamente “gioco del calcio” e Piero de’ Medici ne era appassionato a tal punto di chiamare nella sua corte i giocatori più bravi per organizzare delle partite! Unica differenza che esisteva in questo sport rispetto al calcio contemporaneo è l’uso consentito delle mani durante la partita! In declino però dal 18° secolo, oggi viene praticato come spettacolo tradizionale in Piazza della Signoria.Nel corso dei secoli però, il calcio viene sempre rappresentato nell’arte, soprattutto attraverso la pittura ottocentesca, come vedremo più avanti.
fonte: Giovanni Stradano
fonte: wikipedia
Il dribbling game in Inghilterra
Anche in Inghilterra, nel corso del XVIII secolo, dove le classi sociali si sfidavano tra loro, i giovani che frequentavano i college e le università ricominciano a praticare liberamente il gioco con la palla. Il gioco aveva ancora poche regole ed era abbastanza violento. Le due squadre, con il maestro in aggiunta nel ruolo di portiere, erano composte da dieci alunni ciascuna. Ecco il motivo per il quale nel calcio contemporaneo il numero di calciatori in campo è di 11 e del ruolo del capitano è un’evoluzione della figura del maestro.
Il calcio nella pittura tra l’800 e il ‘900
Il football in Inghilterra
Questo sport nasce in Inghilterra nei campus di Harrow, Rugby e Charterhouse. Il calcio era molto influenzato dal rugby (infatti si giocava anche con le braccia) ma soltanto nel campus di Charterhouse era vietato toccare la palla con le mani! In seguito, lo sviluppo di questo sport, appunto il football (gioco di palla con i piedi) seguirà quest’ultima regola. La prima squadra ufficiale inglese e in tutto il mondo viene creata nel 1857, lo Sheffield Club. In seguito verranno create tutte le altre squadre che conosciamo oggi.
La nascita del calcio contemporaneo
Il calcio contemporaneo nasce ufficialmente il 26 ottobre 1863 e quel giorno si riuniscono le 11 squadre dell’area di Londra per mettersi d’accordo sui regolamenti! Però due tendenze si opponevano: alcune squadre volevano mantenere le regole tradizionali continuando a giocare sia con le mani che con i piedi; altre invece optavano solo per il gioco con i piedi.
La prima Federazione di Calcio
La squadre favorevoli al gioco con i piedi creano così la Football Association (FA) ma la separazione con il rugby non è stata imminente. Infatti la prima partita di calcio organizzata dalla FA, al Battersea Park, tra le squadre del London e dello Sheffield, termina con la vittoria del London per due gol e quattro touch-down a zero. Sarà soltanto l’8 dicembre 1863 che vengono apportate sostanziali modifiche al regolamento: le più importanti sono il divieto di toccare la palla con le mani e quello di caricare un giocatore. La prima partita internazionale della storia del calcio ha avuto luogo al West of Scotland Cricket Club, a Partick, tra l’Inghilterra e la Scozia nel 1872.
Il professionismo
Siccome questo sport cominciava ad impegnare tantissimi giocatori e molte squadre, nel 1885, per la prima volta, le società7 calcistiche cominciano a pagare, anche se poco rispetto ad oggi, i giocatori per le loro prestazioni agonistiche. Nasce così un nuovo fenomeno: “il professionismo”. Nell’arco di pochi anni, nel resto dell’Europa e in Sud America, nascono anche lì le prime squadre di calcio.
fonte: William Barnes Wollen
Il calcio non poteva mancare nell’arte e nella pittura italiana! Però non ci sono solo dipinti di scene sportive! In questo caso il tema principale non è solo il calcio ma anche l’autoritratto di Domenico M. Durante (Murazzano, 17 dicembre 1879 – Canale, 21 ottobre 1944) con la maglia della Juventus. Portiere per ben 11 stagioni (1901-1911) nella squadra della Juventus con la quale diventa anche campione d’Italia nel 1905.
Pittore di professione e illustratore del mensile “Hurrà Juventus” (il mensile è stato stampato per ben 100 anni, 1915-2015), Domenico M. Durante partecipa a molte esposizioni ed è stato più volte invitato alla Biennale di Venezia.
fonte: Umberto Boccioni
Il calcio non poteva non essere messo a dura prova dalla corrente artistica più importante del momento: il futurismo! Umberto Boccioni, uno dei maggiori esponenti di questa corrente, impara anche la tecnica del divisionismo nello studio di Giacomo Balla. Lo scopo del Futurismo era quello di rappresentare scene della vita moderna nel suo dinamismo. Le opere non diventano del tutto astratte ma ci si avvicinano molto: gioco di linee dinamiche, di ombre e di luce, sfumature e ovviamente lo studio del movimento ne saranno le principali caratteristiche.
fonte: Harald Giersing
Attratto da varie correnti artistiche durante il suo viaggio a Parigi nel 1906, Harald Giersing, uno dei pittori più importanti del XX secolo, rappresentava, nelle sue opere, le scene così come le aveva viste. Tra fauvisme, neoimpressionismo e cubismo, l’artista si ispirava da fotografie come punti di partenza per poi modificarle con pennellate e figure più geometriche, sfondi quasi astratti avvicinandosi al cubismo ma con uno stile più forte, più aggressivo.
fonte: maxpixel
Come possiamo vedere dalla foto, il cacio è presente anche nell’arte di strada. Nel 1985, per la prima volta il termine Street Art viene utilizzato da Allan Schwartzman in una pubblicazione intitolata appunto Street Art. Il libro raccoglie disegni, graffiti, dipinti di artisti della New York degli anni ’80. In realtà questo movimento “non esiste” ancora sotto questo nome. Sono opere che, successivamente, intorno al 2005, quando ce ne sarà un uso massiccio attraverso i media, verranno riconosciute con questa appellazione. Il maggiore esponente di questa corrente è Bansky.
Il calcio, il gioco con la palla e anche lo sport in generale, è un tema molto presente nell’arte, soprattutto nella pittura, sin dall’antichità. A volte veniva usato in riti religiosi, come dimostrazione bravura, come esercizi per i soldati e altre volte come semplice divertimento nei vari ceti sociali. Insomma, i nostri antenati amavano già questo sport anche se giocavano, a volte, con altri scopi e altre regole! Ma il calcio come lo conosciamo oggi, in realtà, è molto recente. Poco più di un secolo!